Sentenza n. 2/2025 EDPB

Dichiarazione n. 2/2025 dell'EDPB sull'attuazione della direttiva PNR, fornendo orientamenti alle Unità d'informazione sui passeggeri riguardo al trattamento dei dati del codice di prenotazione, alla luce della sentenza della Corte di Giustizia dell'UE C-817/19.

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Direttiva PNR e protezione dei dati: cosa cambia con la Dichiarazione n. 2/2025 dell’EDPB

Il 22 aprile 2025, il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha pubblicato la Dichiarazione n. 2/2025sull’attuazione della Direttiva PNR, fornendo indicazioni alle autorità nazionali competenti – in particolare alle Passenger Information Units (PIU) – riguardo al trattamento dei dati personali raccolti tramite i codici di prenotazione dei passeggeri aerei.

Questo documento si inserisce in un contesto giuridico in continua evoluzione, segnato dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea C-817/19, che ha imposto limiti rigorosi all’uso di dati PNR, soprattutto in materia di proporzionalità e protezione dei diritti fondamentali.

Cos'è la Direttiva PNR

La Direttiva (UE) 2016/681 – conosciuta come Direttiva PNR – disciplina la raccolta, conservazione e trattamento dei dati dei passeggeri aerei da parte degli Stati membri dell’UE, con l’obiettivo di prevenire, individuare e indagare reati gravi e terrorismo.

I dati PNR comprendono una vasta gamma di informazioni: itinerari, dati di contatto, modalità di pagamento, preferenze di viaggio e altro. Questo patrimonio informativo, se non correttamente gestito, rischia di compromettere la privacy e la protezione dei dati personali degli individui.

La posizione dell’EDPB: maggiore equilibrio tra sicurezza e diritti

Con la Dichiarazione n. 2/2025, l’EDPB ha ribadito la necessità di rispettare i principi di necessità, proporzionalità e limitazione della conservazione dei dati. Il Comitato ha ricordato che, alla luce della sentenza C-817/19, gli Stati membri devono rivedere le proprie normative e prassi operative per assicurare la conformità con la Carta dei diritti fondamentali dell’UE.

Tra i punti salienti della dichiarazione:

Le Passenger Information Units (PIU) devono effettuare un'analisi caso per caso sul trattamento dei dati, evitando profilazioni automatizzate generalizzate;

L’uso dei dati PNR deve essere limitato nel tempo e strettamente collegato a indagini su reati gravi;

È necessario garantire accesso e trasparenza ai passeggeri circa i dati raccolti e i diritti esercitabili (accesso, rettifica, cancellazione, opposizione).

Cosa devono fare le autorità nazionali e gli operatori del settore

Gli Stati membri sono chiamati ad aggiornare le proprie leggi attuative e le procedure interne per conformarsi alle linee guida dell’EDPB. Questo comporta una revisione delle pratiche di raccolta e conservazione dei dati da parte delle compagnie aeree, delle PIU e delle autorità competenti in materia di sicurezza.

Anche gli operatori del settore trasporti e i responsabili del trattamento dei dati devono adattarsi, aggiornando le informative privacy, i sistemi di raccolta dati e i protocolli di sicurezza.

Conclusione: verso un uso più consapevole dei dati PNR

La Dichiarazione n. 2/2025 rappresenta un ulteriore passo verso un bilanciamento tra sicurezza e protezione dei dati personali. In un’epoca in cui la digitalizzazione dei viaggi è sempre più diffusa, è fondamentale che gli strumenti di controllo non si trasformino in meccanismi di sorveglianza indiscriminata.

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